lunedì 28 gennaio 2013

Ti Auguro Tempo

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.

Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Elli Michler

lunedì 21 gennaio 2013

La riserva ovarica

Allora, da dove cominciare. Sono la mamma affidataria di L. e F. ma sono anche una donna con il grande desiderio di vivere una gravidanza. La mia gravidanza. Ho 37 anni e da circa 5 stiamo provando a concepire ma senza riuscirci. In questi anni abbiamo provato un pò di tutto, anche la PMA; abbiamo fatto una IUI e due ICSI, l'ultima positiva a settembre finita dopo pochissime settimane. Oggi non voglio parlare di quella ICSI, ma del dopo, anche se prima devo fare un passo indietro.
Sono stata una sportiva professionista per tanti anni e lo sport mi ha aiutato a formarmi il carattere, a non cedere di fronte alle sfide, ad affrontare le difficoltà sempre a testa alta, con la convinzione di farcela. A volte ho vinto, a volte ho perso, ma non ho mai mollato, non mi sono mai sentita già sconfitta in partenza. Il bello dello sport è proprio questo: ti insegna che le difficoltà possono essere superate e si possono vincere anche le sfide più grandi con il sacrificio, la forza di volontà, la pazienza.
E' questo che mi sono detta quando ho dovuto affrontare la PMA: Alessia pensa di giocare la tua partita più importante, preparati, sii paziente, affrontala, combatti e non mollare. MAI!
E invece ho mollato: nel 2010 dopo la prima ICSI negativa ho mollato per una serie di motivi e per 2 anni non ho voluto saperne più niente. Però il desiderio di un figlio andava oltre tutte le difficoltà e così a settembre 2012 ci abbiamo riprovato ed anche se è andata male questa volta ho deciso di non mollare.
Ci siamo rimessi subito in pista; abbiamo fatto un pò di visite per metterci in lista nel pubblico (la regione Lazio ha delle liste d'attesa indecenti) e la settimana scorsa siamo andati in un ospedale di Roma dove per la prima volta ci hanno parlato della riserva ovarica. Sapevo di avere una scadenza, di avere gli ovuli contati (quando si esauriscono non c'è più nulla da fare), ma nessuno me lo aveva fatto notare prima d'ora. Non ho mai vissuto male la mia età, mi sono sempre sentita giovane ma ieri per la prima volta ho pensato il contrario. Sono al limite, così mi è stato detto, devo fare un esame per valutare quanti ovuli mi restano e poi capire come muoversi. Insomma sono "quasi vecchia" per un figlio! Che amarezza. Io che invece pensavo di avere ancora tanto tempo, che potevo avere anche le tube morte tanto con la PMA non le avrei utilizzate! Insomma ho dovuto iniziare a prendere confidenza con questo nuovo stato...ed ho superato anche questo. Mi hanno inserito nella lista d'attesa, che è di 2 anni e 5 mesi (no, non è uno scherzo, davvero è così), e mi hanno consigliato di provare nel frattempo da qualche altra parte. Ma io che già sapevo, ho giocato d'anticipo e il 5 Marzo ho un appuntamento a Firenze!




domenica 6 gennaio 2013

Volontariato

Leggevo il commento di Teleta al mio Post e mi è venuto in mente di scrivere qualcosa sul volontariato. Il volontariato io lo conosco, ne vedo tanto, tutti i giorni, in casa famiglia dove lavoro. Ho iniziato questo lavoro nel 2008 quando andavo alla ricerca di una struttura per il tirocinio previsto dal mio corso di operatore d'infanzia. Non avrei mai immaginato che avrei iniziato a lavorare in una struttura simile, pensavo piuttosto di aprire un asilo nido. Ma non sempre accade quello che avevi immaginato per te e così dopo il tirocinio mi hanno chiesto di rimanere ed io ho felicemente accettato. E' stata dura all'inizio, ho visto crollare tante mie convinzioni, mi sono dovuta scontrare con l'altra parte della vita, che non aveva niente in comune con la mia. Io ho avuto un'infanzia felice, la mia famiglia mi ha amato e mi ama ancora adesso tantissimo. I miei ci sono sempre stati nei momenti belli e in quelli meno belli. All'improvviso ho capito la mia fortuna: ho sempre dato per scontato che quando si diventa genitori si ama il proprio figlio al di la di tutto. E invece non è così! Alcune persone non hanno per niente l'istinto materno! All'inizio tendevo a portarmi tutte le angosce di queste donne e dei loro figli a casa con me ed è stato terribile perchè non riuscivo a staccare. Poi il tempo aiuta, non ad essere indifferente, ma a non fare tuoi i problemi degli altri e ti fa apprezzare ancora di più quello che hai avuto e che ancora hai. La prima cosa che mi hanno detto quando sono entrata nella struttura è stata quella di NON GIUDICARE. Mai. Nessuno di noi può sapere cosa è successo nella vita di una persona per farla diventare quella che è. 
Scrivo questo perchè Teleta dice che vorrebbe fare qualcosa di più per gli altri e trovo che sia una cosa importante e meravigliosa. Aiutare il prossimo ti fa sentire bene, ti arricchisce ma va fatto con coscienza. E' un impegno, non puoi tornare indietro (o almeno non dovresti). Ho visto tante persone iniziare dicendo "Ci provo" e sono proprio quelle che poi hanno smesso. Non si gioca con le persone bisognose perchè loro si affidano a te. Ti fanno entrare nella loro vita, ti aprono il cuore perchè hanno bisogno di sentirsi amate. E non parlo solo di bambini, con loro è facile, li fai felici con poco, ma una donna no. Nella nostra casa famiglia ci sono mamme e bambini e la maggior parte delle volte si pensa che il sostegno debba essere dato solo ai più piccoli ma non è così. Se una mamma non sta bene, è triste, anche i suoi figli sono tristi. Sono donne abbandonate, non amate da nessuno, neanche dai loro genitori. E' difficile entrare nel cuore di queste donne, sono donne arrabbiate che non hanno fiducia in nessuno. Ho provato tante volte a mettermi nei loro panni: cosa accadrebbe se un giorno io mi dovessi trovare a vivere un periodo di difficoltà, se mio marito mi lasciasse e non riuscissi a mantenere i miei bambini?  Cosa farebbero i miei genitori? Non ho dubbi: mi aiuterebbero in ogni modo, io lo so. Ecco, adesso provate ad immaginare queste donne che sono state abbandonate dai loro mariti, violenti, rifiutate dai loro genitori, se così si possono definire persone che hanno preferito lasciare le loro figlie e i loro nipoti in una struttura piuttosto che aprire le porte di casa. E adesso provate ad immaginare quanto sia difficile per loro aprirsi al prossimo, ricominciare a fidarsi di qualcuno. E immaginate invece quanto sia meraviglioso quando ci riescono, quando lasciano una porticina aperta, sperando questa volta di non essere deluse. E' questo che dovrebbe fare un volontario, non dovrebbe deludere. 
Non voglio scoraggiare nessuno con queste parole, le case famiglia si reggono sul volontariato, i volontari sono le persone più preziose, voglio solo farvi riflettere sull'importanza che possono avere le nostre azioni per chi si trova dall'altra parte. 

"Se giudichi le persone, non hai il tempo di amarle"       
                                                 MADRE TERESA DI CALCUTTA

sabato 5 gennaio 2013

Beneficenza

Ci sono diversi modi di fare beneficenza e in questi anni di lavoro in casa famiglia ne ho vista davvero tanta. C'è chi dona soldi, chi porta gli avanzi dei catering, chi a Natale porta panettoni o chi fa i regali ai nostri bambini. Sono persone speciali, che hanno sempre un pensiero per gli altri. E poi ci sono quelle persone che donano solo per farsi vedere, per poter dire "facciamo beneficenza"! Sono le peggiori, io proprio non le sopporto! In casa famiglia uno dei miei compiti è quello di "controllare" le cose che ci vengono donate, soprattutto giocattoli e vestiti. Le persone vengono, portano i loro sacchi pieni di roba con il sorriso ben stampato sulla faccia e noi li prendiamo, sempre.  Non sta bene dire "No, grazie". Tutto quello che ci donano va preso. Questo è quello che DOBBIAMO fare. La cosa migliore che può capitare è quando non vengono da soli, perchè "mio figlio voleva vedere i bambini poveri"! In questi momenti lo spettacolo è assicurato! 
Allora oggi io mi rivolgo a te, a te che pensi di essere speciale perchè hai fatto benefienza: i bambini delle case famiglia non sono fenomeni da baraccone, non si vestono con  gli stracci, non giocano con i giocattoli rotti. Io non capisco perchè tu debba donarci magliette bucate, calzini rotti, mutande sporche...ma CHE SCHIFO! E poi vorrei capire perchè se non fai giocare tuo figlio con un gioco rotto per evitare che si faccia male, i bambini "poveri" dovrebbero giocarci? Se loro si feriscono non vale?
Mi fanno rabbia, queste persone non si rendono conto, ma la cosa sorprendente è che i nostri bambini non guardano il buco nella maglietta o la bambola senza un braccio, loro sono felici lo stesso perchè qualcuno ha pensato a loro!

Dite: E’ faticoso frequentare i bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi,
inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.

Non è questo che più stanca.
E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi
fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli. 
 JANUSZ KORCZACH

mercoledì 2 gennaio 2013

Lista delle cose da fare

Il mio 2013 inizia con la lista delle cose da fare. Si, proprio così, una lista in cui sono scritte tutte quelle cose che nel 2012 non hanno avuto spazio ma che adesso devono per forza essere fatte. 
Mi piace scriverle su un foglio, mi sembra più ordinato, di averle sotto controllo, nella mia testa invece vagano e fanno più confusione. Faccio così anche con le scadenze dei pagamenti. Ogni mese prendo un foglio e scrivo le varie scadenze del gas, della luce, di sky, del mutuo, ecc.
Volevo scrivere ieri questo post ma ho preferito godermi il primo giorno del 2013 senza pensieri e quindi ho rimandato ad oggi. 
Ecco allora la mia lista (non ho ancora deciso l'ordine, ogni aiuto è gradito):
  • ottimismo, ottimismo, ottimismo
  • aggiustare mensola in camera da letto
  • montare portascarpe ikea
  • disdire appuntamento Ortona
  • prendere appuntamento senologo
  • ottimismo, ottimismo, ottimismo
  • chiamare ospedale Sandro Pertini (appuntamento il 28 febbraio)
  • comprare lavatrice nuova
  • aggiustare vasca idromassaggio
  • comprare pittura per le pareti del soggiorno
  • ottimismo, ottimismo, ottimismo
  • dedicare tempo alle mie passioni
  • dedicare tempo a me stessa
  • PENSARE POSITIVO, SEMPRE!
Sicuramente manca qualcosa ma per ora va bene così.

*BENVENUTO 2013*
 Aggiornamento: una cosa è stata fatta...ed io sono soddisfatta!