giovedì 31 dicembre 2015

Buon 2016

"Puoi aver difetti, essere ansioso e vivere qualche volta irritato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande azienda al mondo. 
Solo tu puoi impedirle che vada in declino.
In molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.
Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.
Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti. 
Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell'anonimato.
Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide,  incomprensioni e periodi di crisi.
Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado di viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.
È attraversare deserti fuori di sé, ma essere in grado di trovare un'oasi nei recessi della nostra anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. 
Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sé.
È aver coraggio per ascoltare un "No".
È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.
È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.
È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.
È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.
È  avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.
È avere la capacità di dire: “Ti amo”.
Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice ...
Che nelle tue primavere sii amante della gioia.
Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo.
Poiché così  sarai più appassionato per la vita.
E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza.
Utilizzare le perdite per affinare la pazienza.
Utilizzare gli errori per scolpire la serenità.
Utilizzare il dolore per lapidare il piacere.
Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza.
Non mollare mai ....
Non rinunciare mai alle persone che ami.
Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!"

"Le dieci regole per essere felici" 
Augusto Cury

AUGURO A TUTTI VOI DI VIVERE UN FELICE 2016

martedì 29 dicembre 2015

29 dicembre

Esattamente un anno fa, il 29 dicembre 2014, ho scoperto di essere incinta 
Quanto pensieri sono tornati alla mente oggi; ricordo perfettamente le emozioni che abbiamo provato...stupore, felicità, paura...
Oggi, dopo un anno esatto, abbiamo deciso di darci un'altra possibilità. A Firenze abbiamo ancora due blastine che aspettano solo noi e crediamo sia arrivato il momento, non ha più senso aspettare...
Ci diamo qualche mese per racimolare un bel po' di soldini e per rimettere a posto del tutto il nostro cuore, ancora un pó sofferente. 
Sempre con te nel cuore ❤️

domenica 29 novembre 2015

A volte tornano...le lacrime

Passano mesi e sembra che tutto sia tornato alla normalità...e invece arrivi tu e riesci a tirarmi fuori le lacrime più dolci e a farmi capire che anche noi avremmo amato il nostro piccolo bambino speciale proprio come tu sei amato dalla tua famiglia. Grazie!






lunedì 12 ottobre 2015

Dolci sorprese

...e che quando mi capita di pensare che adesso avrei dovuto stringerti tra le mie braccia, che avrei dovuto fare tutt'altro invece di ammazzarmi di lavoro, quando mi rilasso e comincio a pensarti, ecco che tu ti manifesti nel modo più dolce e più inatteso, proprio come hai fatto la prima volta...TU riesci sempre a farmi sorridere e a farmi credere che, nonostante tutto, ne è valsa la pena!
Sei nel mio cuore...per sempre



domenica 13 settembre 2015

Ci hanno fatto credere

Ci hanno fatto credere che l’amore, quello vero, si trova una volta sola, e in generale prima dei trent’anni. Non ci hanno detto che l’amore non è azionato in qualche maniera e nemmeno arriva ad un’ora precisa.

Ci hanno fatto credere che ognuno di noi è la metà di un’arancia, che la vita ha senso solo quando riusciamo a trovare l’altra metà. Non ci hanno detto che nasciamo interi, che mai nessuno nella nostra vita merita di portarsi sulle spalle la responsabilità di completare quello che ci manca: si cresce con noi stessi. Se siamo in buona compagnia, è semplicemente più gradevole.

Ci hanno fatto credere in una formula chiamata “due in uno”: due persone che pensano uguale, agiscono uguale, che solamente questo poteva funzionare. Non ci hanno detto che questo ha un nome: annullamento. Che solamente essere individui con propria personalità ci permette di avere un rapporto sano.

Ci hanno fatto credere che il matrimonio è d’obbligo e che i desideri fuori tempo devono essere repressi.

Ci hanno fatto credere che i belli e magri sono quelli più amati, che quelli che fanno poco sesso sono all’antica, e quelli che invece ne fanno troppo non sono affidabili, e che ci sarà sempre un scarpa vecchia per un piede storto! Solo non ci hanno detto che esistono molte più menti “storte” che piedi.

Ci hanno fatto credere che esiste un’unica formula per la felicità, la stessa per tutti, e quelli che cercano di svincolarsene sono condannati all’emarginazione. Non ci hanno detto che queste formule non funzionano, frustrano le persone, sono alienanti, e che ci sono altre alternative.

Ah, non ci hanno nemmeno detto che nessuno mai ci dirà tutto ciò.

Ognuno di noi lo scoprirà da sè. E così, quando sarai molto innamorato di te stesso, potrai essere altrettanto felice, e potrai amare qualcuno.


John Lennon

giovedì 28 maggio 2015

Pulizie mentali

"Quando rassettate con cura una stanza, raccogliete ed esaminate ogni oggetto: alcuni li guardate con amore, li spolverate o li lucidate per far loro una nuova bellezza. Notate che altri hanno bisogno di essere sistemati e riparati e ne prendete nota. Alcune cose non vi servono più ed è giunto il momento di liberarvene. Riviste, giornali vecchi e piatti di carta usati si possono tranquillamente gettare nella pattumiera. Quando riordiniamo una stanza, non ci arrabbiamo né ci irritiamo.

Lo stesso avviene quando riordiniamo la nostra "casa mentale". Non c'è bisogno di agitarsi solo perché è venuto il momento di buttar via alcune convinzioni: liberatevene con la stessa facilità con cui gettereste gli avanzi dopo il pasto. Andreste a cercare nel pattume gli avanzi di ieri per mettere insieme il pasto di stasera? Scavereste fra i vecchi rifiuti mentali per creare le esperienze di domani? 

Se un pensiero o una convinzione non vi serve più, abbandonatelo! Non c'è nessuna legge che dica che, siccome una volta avete creduto in qualcosa, dovete continuare a crederci per sempre."


Louise L. Hay

lunedì 18 maggio 2015

Grandi responsabilità

E poi capita che parli con una amica che ti racconta le difficoltà che ha con il marito, un marito che pensa che le donne devono stare a casa a pulire, a occuparsi dei figli, della spesa, delle bollette, della colazione, del pranzo e della cena...un marito che torna dal lavoro, si toglie le scarpe e si butta sul divano, aspetta la cena, mangia, si alza da tavola e si butta sul letto...un marito che non toglie neanche un piatto, che la domenica mattina pretende che la moglie si alzi presto per non far gridare la bambina...un marito che fa andare la madre a casa a preparare la colazione se la moglie esce per qualche commissione...e allora provi a parlare con la tua amica e le spieghi che tutto questo non è normale e forse è arrivato il momento di cambiare questa situazione, che lei merita una vita diversa per mille motivi ma ti rendi conto che ogni tua parola è una parola persa perché lei ha mille giustificazioni per quei comportamenti...e quindi capisci che non puoi cambiare la testa di chi pensa, per cultura molto probabilmente, che la donna deve occuparsi della casa, dei figli, della spesa, delle bollette, della colazione, del pranzo e della cena...non puoi cambiare chi non è disposto a cambiare...e allora capisci quanto sei fortunata e dai ancora più valore alla tua vita, alle tue idee, a quello che hai costruito con tuo marito e ti rendi conto di quanto sia importante insegnare ai bambini a rispettare le donne, fargli capire che condividere la vita con un'altra persona significa condividere tutto.

venerdì 24 aprile 2015

...e adesso voltiamo pagina

Siamo arrivati alla fine di questa esperienza...
Ieri abbiamo avuto il colloquio con il genetista che ci ha spiegato la causa dell'aborto.

Siamo arrivati in anticipo, come al solito. Io non sopporto il ritardo e i ritardatari e di conseguenza sono sempre puntuale agli appuntamenti e quello di ieri era particolarmente importante per noi...

La dottoressa è stata di una sensibilità incredibile, non ha mai abbassato lo sguardo mentre ci spiegava il referto, uno sguardo deciso ma dolce, accogliente...devo ammettere che in questa triste storia abbiamo avuto la fortuna di incontrare dottori meravigliosi che hanno saputo rispettare il nostro dolore.

Ci ha fatto un lungo discorso sulle difficoltà che a volte incontrano nell'eseguire esami genetici perché molto spesso non si riesce ad individuare le cause. Per un momento ho pensato che non avremmo avuto risposte e questo pensiero mi ha fatto compagnia nelle ultime settimane.

Il giorno che ci hanno detto che non c'era più il battito la prima cosa che mi è uscita dalla bocca è stata "Dove ho sbagliato", credo sia normale pensare che per qualche assurda ragione la colpa sia la tua.
Ho ripercorso con la mente tutte le settimane di gravidanza...quel giorno mi sono arrabbiata ed ho alzato la voce, forse ieri l'insalata non l'ho lavata bene, non sopporto più queste nausee...

Sapere la causa ti permette di perdonarti e di ricominciare...

Il nostro capolavoro era un maschietto speciale con un cromosoma in più, il numero 21.
La maggior parte delle trisomie 21 termina con un aborto nel 1° o 2° trimestre e lui ha rispettato la statistica. La cosa positiva è che non essendo noi portatori di malattie genetiche la percentuale che ricapiti è bassissima, circa 0,75%. Punto. Non c'è altro da dire su questa vicenda ma ho avuto la conferma che le esperienze ti donano sempre qualcosa, anche quelle negative. Questo bambino è arrivato dopo una crisi matrimoniale importante e ci ha regalato qualcosa di importante. Oggi siamo più uniti che mai e ci amiamo più di quanto pensavamo.
Andrea è stato prezioso in questa situazione e lo ha dimostrato anche ieri quando mi ha detto:
Daniele (questo è il nome che avevamo scelto per lui) ha dimostrato già quanto ci amava, ha deciso lui per noi, non ci ha messo di fronte ad una scelta...
...e adesso Daniele tocca a noi dimostrarti il nostro amore lasciandoti andare e ricominciando a vivere.

“Tu non sei piccolo,
Perché già sei cresciuto:
Sei grande e giochi con il tempo
E con la vita
- Come tutti facciamo -
Per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno,
Perché sei sempre vissuto;
Non sei mai nato,
E mai morirai.
Non sei figlio di coloro che tu chiami papà e mamma,
Bensì loro compagno d'avventure,
In viaggio alla scoperta delle cose del mondo,
Per capirle...
Vola libero e felice,
Al di là dei compleanni,
In un tempo senza fine,
Nel per sempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo
- Quando ci piacerà -
Nel bel mezzo dell'unica festa
Che non può mai finire”.
R. Bach

venerdì 10 aprile 2015

Vivere o sopravvivere?

Stamattina in casa famiglia...
Bambina di 4 anni: Alessia ma è vero che il tuo bimbo è morto?
Io: Si
Bambina: E perché?
Io: Perché a volte i bambini non riescono a nascere, forse non stava tanto bene
Bambina: Alessia...io ti voglio tanto bene...

Dovevate vedere l'espressione di questa scricciolina...era davvero dispiaciuta per me ed ha pensato di consolarmi dicendomi quanto mi vuole bene. 
Ecco, dovremmo davvero prendere esempio dai bimbi...in queste settimane chi mi vuole bene ha cercato di tirarmi su come meglio credeva:
• sono cose che capitano 
• se stava male meglio adesso
• la prossima volta andrà meglio

Non fraintendetemi, non mi sto lamentando. Capisco che non è facile neanche per chi si trova dall'altra parte riuscire a trovare le parole giuste, soprattutto perché non c'è niente di giusto. 
Sono sicura anch'io che meglio adesso che dopo, che capita molto frequentemente...ho un po' di dubbi sul terzo punto perché diciamolo chiaramente, questa gravidanza si è fatta un po' desiderare, è arrivata solo dopo 7 anni di tentativi e 3 icsi, tra l'altro spontaneamente, quindi pensare che la prossima volta andrà meglio lo trovo un po' azzardato. 
Che ne sappiamo noi se ci sarà mai una prossima volta?

La cosa "positiva" è che a quanto pare in questi anni mi hanno detto un sacco di cazzate. La storia delle tube morte è una grande bufala inventata da chi non sapeva cosa inventarsi per giustificare questa infertilità. Non esiste nessun esame in grado di accertare la motilità delle tube, si può solo vedere se sono aperte o chiuse...e basta. 
Ma allora non era meglio dire sine causa? Insomma per anni ho creduto che il problema fosse il mio, ho dovuto accettare che per colpa di troppa spensieratezza un'infezione curata male mi aveva fatto morire le tube, mi sono dovuta perdonare questa spensieratezza, ci hanno fatto credere che l'unica possibilità fosse la PMA, ci hanno fatto spendere un botto di soldi per la PMA, per pochissimo il mio matrimonio andava a rotoli per colpa della PMA  e della mia ossessione...e invece cosa ti tiro fuori dal cilindro? Una gravidanza naturale! Alla faccia delle tube morte! 

Ma forse il vero problema non è se ci sarà una prossima volta, il vero problema è come vivrò io nel frattempo...non voglio ricadere nel circolo delle aspettative, delle speranze e delle delusioni. Io voglio vivere serenamente come stavo facendo in questo ultimo anno, senza aspettative, speranze e delusioni. 

Dove abito io la ragazza del terzo piano ha partorito la settimana scorsa, quella del quarto partorisce fra qualche settimana, quella del secondo partorisce a giugno. Oggi una mia carissima amica ha avuto il risultato delle beta dopo una icsi: 658...ed io ho avuto una fitta al cuore, una fitta di felicità ma anche di profonda invidia e di rabbia per quello che ci è capitato...

Forse pretendo troppo da me ma non voglio tornare ad essere quella che provava invidia per le gravidanze delle altre...soprattutto delle persone a cui tengo particolarmente!

domenica 22 marzo 2015

Persone migliori

Non vogliamo dirti addio...sei entrata nella nostra vita all'improvviso e nello stesso modo sei andata via. Ci hai fatto provare emozioni fortissime ed é così che vogliamo ricordarti...il nostro capolavoro più bello. 






"Trascorrono le settimane, trascorrono i mesi. E il dolore si trasforma. Ogni ora, ogni giorno, senza che ce ne rendiamo conto, il nostro dolore diventa qualcosa di diverso da quello che è stato il giorno precedente. Ma anche noi diventiamo qualcosa di diverso da quello che eravamo. Perché il dolore ci forgia, ci mette alla prova e allo stesso tempo ci fa scoprire e maturare nuove e spesso inattese risorse personali. In una parola, fa di noi delle persone migliori.
Forse è questo il dono che i bambini speciali fanno alle loro mamme.
Forse è per questo che i bambini speciali hanno delle mamme speciali..."

Quando l'attesa si interrompe 
Giorgia Cozza