Allora, cominciamo dall'inizio, cioè dal giorno in cui ci siamo sentiti dire: il problema sono le tube!
Era il 2010 e avevamo alle spalle già due anni di tentativi mirati, naturalmente negativi. Poi i primi accertamenti, il cambio del medico e la diagnosi: tube morte! C'è solo la strada della PMA.
Ok, il tempo di superare la delusione, di far pace con il proprio corpo, di perdonarti il fatto di non aver capito prima che qualcosa non andava e subito ci buttiamo nella nuova avventura. Comincio da internet; la PMA non ha più segreti per me! E arriviamo subito alla prima IUI a maggio del 2010, negativa, e alla prima ICSI ad ottobre dello stesso anno, anche questa negativa. Un trauma. Tralasciamo il fatto che è stata l'esperienza più brutta della mia vita, tant'è vero che ho fatto passare due anni prima di riprovarci. A settembre di quest'anno ci riproviamo e qualcosa succede, finalmente un positivo! La felicità dura pochissimo ma questa volta non sto ferma ad aspettare, questa volta mi rimetto subito in pista e comincio a prenotare visite in vari posti.
Oggi abbiamo avuto il primo colloquio in un ospedale di Roma. Abbiamo passato un'oretta in compagnia di due dottoresse molto simpatiche che hanno avuto la pazienza di rispondere a tutte le mie domande, anche alle più assurde. E quando ho detto:"Dottoressa non crede che io debba fare degli esami più approfonditi per capire qualcosa in più sulle mie tube?" Lei mi ha risposto:"Non esistono esami in grado di valutare se le tube funzionano o meno, l'unico esame da fare è la isterosalpingografia per vedere la pervietà tubarica, esame che lei ha già fatto e che ha evidenziato che le tube sono aperte". Allora io ho detto:"Il mio vecchio ginecologo mi ha detto che le tube sono aperte ma sicuramente danneggiate perchè si vedono delle dilatazioni causate molto probabilmente da un 'infezione curata male". E la dottoressa mi ha risposto:"Da questa lastra non emerge nessuna dilatazione importante". o______O
Adesso ragioniamo! Tutto il nostro percorso è stato influenzato da quello che ci è stato detto due anni fa. La decisione di fare solo una IUI e passare direttamente alla ICSI è stata influenzata da quella diagnosi. La scelta di fare una fecondazione in vitro lontano da dove abitiamo è stata dettata dal fatto che a Roma non ci sono centri buoni! Insomma tutto è dipeso dalle mie TUBE MORTE! E oggi cosa mi dicono? Che potrebbero non essere morte? MACHEDAVVERO!
P.s. Prima di andar via ho fatto un'ultima domanda alla dottoressa sul mio ciclo. Le ho chiesto se fosse normale avere un ritardo di sette giorni dopo l'aborto di ottobre e lei mi ha risposto:"Signora, forse è il caso di fare un test di gravidanza perchè il ritardo non è normale" MACHEDAVVERO!!!