lunedì 25 novembre 2013

E poi...

E poi una mattina ti svegli e capisci...
 
Capisci che è bello perdere il controllo
Capisci che è bello lasciarsi andare senza pensieri
Capisci che è meraviglioso non preoccuparsi
 
Impari ad avere pazienza
Impari ad apprezzare i piccoli gesti
Impari a chiedere
 
Sai cosa vuoi
Sai che vale sempre la pena lottare per le persone che ami e per ciò che ti fa stare bene
 
Impari ad amare diversamente e ad amarti...
 
Ti svegli una mattina e tutto è più chiaro
 
 
Sono stati giorni di sofferenza pura...
Mi sono ritrovata a dover affrontare la paura di perdere tutto...nessuna certezza, non riuscivo a trovare un appiglio. Non eravamo più noi, ma io e lui.
 
Ho pianto come una bambina, senza controllo, senza preoccuparmi di dove mi trovassi. Avevo bisogno di tirare fuori le lacrime e l'ho fatto.
 
Lui mi aveva scaricato addosso tutte le sue perplessità, le sue incertezze e mi aveva lasciato da sola a gestire la situazione. Ho chiamato la psicologa disperata e lei ci ha incontrato subito.
Serve sempre un parere esterno...lei ci ha fatto vedere le cose da un punto di vista diverso. Ci ha ricordato quanto ci siamo impegnati per costruire una famiglia. Un amore che dura da 21 anni, con tante pause, ma che poi torna sempre. L'amore che ci ha permesso di superare la delusione di non riuscire a concepire, l'amore che ci ha fatto affrontare la Pma, l'amore che ci ha aperto verso l'affido. Se non ci fosse stato un forte desiderio di famiglia non saremmo stati in grado di fare tutto questo. E' da qui che dobbiamo ripartire. Il passato non può essere cambiato ma neanche cancellato.
Ci ha detto di avere pazienza, ci vuole tempo ed io adesso non posso aspettarmi delle risposte.
 
Siamo usciti dallo studio più leggeri, lui finalmente si era aperto ed io ero più ottimista. Con il passare dei giorni però mi rendevo conto che io cercavo di fare dei passi per raggiungerlo e lui invece di aspettarmi correva più forte. Ho cercato di fare finta di niente ma sabato sono esplosa. Dopo la disperazione era arrivata la rabbia e un po' di delusione.
 
Non chiedevo certezze, se cè una cosa che ho imparato in questi giorni è proprio questo, le certezze non esistono, oggi ci siamo domani chissà. Però chiedevo impegno. Solo questo. Se era vero quello che aveva detto alla psicologa, che aveva tanti dubbi ma che se si trovava in quello studio era per capire e dare una possibilità, allora doveva cambiare qualcosa, doveva smettere di correre ed aspettare che io lo raggiungessi.
 
Sabato sera abbiamo portato i bimbi da mia cognata e siamo usciti, io e lui da soli, come non facevamo da tanto. Siamo andati in un pub, abbiamo parlato con il cuore, abbiamo mangiato, ci siamo anche un po' ubriacati  e a casa ci siamo amati.
Ecco cosa ci mancava...la spensieratezza, il non pensare alle responsabilità, a quello che bisognava fare.
Il giorno dopo l'ho accompagnato ad un evento, lui si occupa di benessere e nutrizione, ed ho finalmente capito tutto. Viaggiavamo su due binari differenti: io avevo deciso di occuparmi della casa, dei figli, un lavoro da mantenere, lui sognava una vita diversa, con noi, ma uscendo dalla routine e dalle convinzioni che ti inculcano sin da piccoli: trovati un lavoro fisso, fai un mutuo per avere una casa di proprietà, non abbandonare la certezza per l'incertezza. E' proprio questo il problema, ti educano per convincerti di questo, cresci con l'idea che se segui questi passaggi la tua vita sarà perfetta. E invece no! La vita è tutt'altro.
 
Non so esattamente dove ci porterà tutto questo, se ricominceremo a viaggiare vicini sullo stesso binario ma io sono ottimista. Le crisi sono delle grandi opportunità di crescita e di cambiamento. La mia vita era diventata monotona e non mi sento di dare la colpa di tutto questo alla Pma. La fecondazione è stato un capitolo importante della nostra vita...ma è passato. Adesso voglio ricominciare a vivere divertendomi. Aiuterò Andrea nella sua attività, voglio rimettermi in discussione, voglio provare cose nuove, voglio conoscere persone nuove, a cominciare da voi.
 
Incontriamoci, almeno chi vive vicino...ho tanta voglia di conoscervi!
 


5 commenti:

  1. Io spero che tutto questo vi renda più forti, più uniti, migliori. Di una cosa sono certa anche io, i problemi e le responsabilità schiacciano. La sensazione di dover fare per forza qualcosa, avere un certo stile di vita, percorrere step obbligati senza mai saltarne nessuno a lungo andare ammazza. Non lasciate che succeda.

    In bocca al lupo per questo lungo amore :)

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  2. Mi piace il tuo ottimismo!!
    Ventun anni sono un amore lunghissimo. E' normale che si affrontino momenti di confusione, soprattutto quando la vita ce la mette tutta per complicare le cose.
    Mi ritrovo molto nella descrizione di tuo marito, quando parli di fuga dalla routine e, per quel che vale, penso che a volte, scrivere la propria vita fuori dalle righe, non rende la storia meno bella!!

    Un abbraccio

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  3. Che bello questo post!!! Sono sicura che questa crisi vi ha già portato ad una crescita, e adesso siete pronti per iniziare una nuova fase della vostra vita, con nuovi progetti!!! Ogni giorno si può ricominciare da capo e cambiare la propria vita in meglio!!!!

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  4. Le crisi arrivano sempre, al di là dei figli che, invece, ad arrivare non ci pensano proprio...
    Io e Maurizio ne abbiamo avute ben più di una e alla fine ne siamo sempre usciti più forti e consapevoli.
    Ma per alcuni periodi ci siamo lasciati andare..
    Mi hai fatto tornare alla mente questo post:

    http://chiarapersempre.blogspot.it/2009/12/qualunque-conseguenza-questo-comporti.html

    Buona rinascita!!

    Un abbraccio,
    Chiara

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