Ieri abbiamo avuto il colloquio con il genetista che ci ha spiegato la causa dell'aborto.
Siamo arrivati in anticipo, come al solito. Io non sopporto il ritardo e i ritardatari e di conseguenza sono sempre puntuale agli appuntamenti e quello di ieri era particolarmente importante per noi...
La dottoressa è stata di una sensibilità incredibile, non ha mai abbassato lo sguardo mentre ci spiegava il referto, uno sguardo deciso ma dolce, accogliente...devo ammettere che in questa triste storia abbiamo avuto la fortuna di incontrare dottori meravigliosi che hanno saputo rispettare il nostro dolore.
Ci ha fatto un lungo discorso sulle difficoltà che a volte incontrano nell'eseguire esami genetici perché molto spesso non si riesce ad individuare le cause. Per un momento ho pensato che non avremmo avuto risposte e questo pensiero mi ha fatto compagnia nelle ultime settimane.
Il giorno che ci hanno detto che non c'era più il battito la prima cosa che mi è uscita dalla bocca è stata "Dove ho sbagliato", credo sia normale pensare che per qualche assurda ragione la colpa sia la tua.
Ho ripercorso con la mente tutte le settimane di gravidanza...quel giorno mi sono arrabbiata ed ho alzato la voce, forse ieri l'insalata non l'ho lavata bene, non sopporto più queste nausee...
Sapere la causa ti permette di perdonarti e di ricominciare...
Il nostro capolavoro era un maschietto speciale con un cromosoma in più, il numero 21.
La maggior parte delle trisomie 21 termina con un aborto nel 1° o 2° trimestre e lui ha rispettato la statistica. La cosa positiva è che non essendo noi portatori di malattie genetiche la percentuale che ricapiti è bassissima, circa 0,75%. Punto. Non c'è altro da dire su questa vicenda ma ho avuto la conferma che le esperienze ti donano sempre qualcosa, anche quelle negative. Questo bambino è arrivato dopo una crisi matrimoniale importante e ci ha regalato qualcosa di importante. Oggi siamo più uniti che mai e ci amiamo più di quanto pensavamo.
Andrea è stato prezioso in questa situazione e lo ha dimostrato anche ieri quando mi ha detto:
...e adesso Daniele tocca a noi dimostrarti il nostro amore lasciandoti andare e ricominciando a vivere.Daniele (questo è il nome che avevamo scelto per lui) ha dimostrato già quanto ci amava, ha deciso lui per noi, non ci ha messo di fronte ad una scelta...
“Tu non sei piccolo,
Perché già sei cresciuto:
Sei grande e giochi con il tempo
E con la vita
- Come tutti facciamo -
Per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno,
Perché sei sempre vissuto;
Non sei mai nato,
E mai morirai.
Non sei figlio di coloro che tu chiami papà e mamma,
Bensì loro compagno d'avventure,
In viaggio alla scoperta delle cose del mondo,
Per capirle...
Vola libero e felice,
Al di là dei compleanni,
In un tempo senza fine,
Nel per sempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo
- Quando ci piacerà -
Nel bel mezzo dell'unica festa
Che non può mai finire”.
Perché già sei cresciuto:
Sei grande e giochi con il tempo
E con la vita
- Come tutti facciamo -
Per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno,
Perché sei sempre vissuto;
Non sei mai nato,
E mai morirai.
Non sei figlio di coloro che tu chiami papà e mamma,
Bensì loro compagno d'avventure,
In viaggio alla scoperta delle cose del mondo,
Per capirle...
Vola libero e felice,
Al di là dei compleanni,
In un tempo senza fine,
Nel per sempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo
- Quando ci piacerà -
Nel bel mezzo dell'unica festa
Che non può mai finire”.
R. Bach