giovedì 2 maggio 2013

Sofferenza

Non era questo il post che avevo in mente...oggi avrei voluto scrivere un post più divertente, per ringraziare i premi di Madness e AntonellaVì, e invece no. Oggi vi parlo di una persona.
Lei è la cuoca della casa famiglia in cui lavoro. E' una gran donna, un pò rompiscatole, ma che a 80 anni ancora non si rassegna all'idea di invecchiare. E così ogni mattina arriva in casa famiglia e si occupa della colazione dei bambini, di fare la spesa e di preparare il pranzo. E non si tira certo indietro se c'è da spostare i mobili, incollarsi qualche armadio, occuparsi del giardino, o cambiare la batteria alla macchina. Avete capito bene: lei sa fare tutto! 
E' sarda ma ha vissuto in vari posti con il marito e i tre figli. E poi il marito è morto ma non si è persa d'animo e dopo qualche anno anno ha trovato un nuovo compagno, forse l'amore vero, perchè pare che il primo marito non fosse tanto gentile. Il destino però a volte è crudele e decide di separarla anche da quest'uomo. Ed è qui che lei ha un crollo: entra in depressione, si ingrassa, ma poi si risolleva grazie alla casa famiglia. Stare con gli altri le fa bene e così passano gli anni. 
Il dolore l'ha resa dura, a volte anche maleducata e giudicante...quante litigate ci siamo fatte! A volte proprio non ci prendiamo; quando arrivo la mattina mi sequestra in ufficio per raccontarmi tutte le malefatte delle ospiti. Io le dico di stare tranquilla, che non si può iniziare la giornata in questo modo, che c'è bisogno di comprensione, che se quelle donne si trovano in casa famiglia è proprio perchè non si sanno gestire e non sanno gestire i lori figli, ma niente, lei è tutta d'un pezzo, o è bianco o è nero, non esistono sfumature per lei e quindi neanche per il resto dell'umanità.
Lo so, vi starete chiedendo come mai una persona simile possa stare vicino a donne che invece hanno bisogno di tutto il contrario. Perchè lei non è solo questo. 
Ho sempre pensato che prima o poi le venisse un coccolone, ci sono giornate in cui non si ferma un attimo, la vedi correre da tutte le parti, si dimentica persino di prendere le varie medicine della pressione, del colesterolo, del cuore impegnata com'è! 
E poi una domenica mattina ti chiamamo e ti dicono che è successa una disgrazia ad A. e tu pensi subito all'unica cosa possibile e invece è molto peggio perchè A. ha perso un figlio. All'improvviso, un infarto e lui non c'è più. Ancora una volta il destino è malvagio con lei, ma questa volta senza possibilità di ripresa. Dicono che quando una madre perde un figlio muore con lui. Io lo so bene. Mio zio è morto da circa 15 anni e mia nonna non si è più ripresa. C'è per mia madre, per i nipoti ma non vive, sopravvive.
Oggi ho rivisto A. ai funerali e non ho visto la donna tutta d'un pezzo ma una donna invecchiata che  ha deciso di non lottare più.
Il mio pensiero va a lei che oggi ha dovuto salutare il proprio figlio per l'ultima volta...

3 commenti:

  1. abbraccio la tua amica, ci sono cose che nessuno mai dovrebbe vivere...
    Abbraccio anche te perchè so quanto sia difficile, anche se non ci toccano direttamente, sopportare certi pesi...

    RispondiElimina
  2. Cara dolce Alessina. Starai soffrendo tanto vista la tua grande sensibilità. la perdita di un figlio non ha eguali nella storia delle sofferenze. Vi stringo forte forte.

    RispondiElimina
  3. Questo dolore immenso che nessun genitore vorrebbe mai provare è ancora più grande se vissuto all'età della tua amica.Lei si farà tante domande ma purtroppo non ci sono risposte. L'unica cosa che può consolare, in questi momenti, è il pensiero che un giorno, da qualche parte, rincontreremo le persone care. Ti abbraccio forte.

    RispondiElimina